lunedì, dicembre 09, 2002

Matrimoni obbligati. Una realtà ancora molto diffusa

Purchè vietati dalle leggi nazionali e internazionali, i matrimoni imposti continuano ad essere una pratica corrente in almeno 45 paesi del mondo e nelle comunità di immigrati. In Gran Bretagna, ad esempio, il ministero degli Esteri e del Commonwealth deve occuparsi ogni anno di un centinaio di casi. In India il fenomeno interessa soprattutto i bambini.
Nel 1999 una ricerca condotta dalla Society for International Development nel villaggio di Dorali, in Rajasthan, ha rivelato che l'80 per cento delle donne intervistate aveva meno di 15 anni al momento delle nozze. Il loro status di paraya dhan (proprietà altrui) le costringe infatti ad abbandonare la famiglia, spesso versando
una cospicua dote. Anche se questo sistema è stato vietato per legge nel 1961, solitamente la famiglia dello sposo continua a ricevere denaro: tra il 1997 e il 1999 la polizia del Rajasthan ha denunciato un aumento del 24,5 per cento dei casi di omicidio legati alla dote, con la morte della sposa in seguito alle liti sull'importo da pagare.
Questo fenomeno interessa anche i bambini, i quali vengono obbligati a sposarsi in tenera età per fare un buon matrimonio.

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