sabato, agosto 28, 2004

LIBERTA’ DI STAMPA - IRAQ

Reporter senza frontiere chiede al grande ayatollah Ali Sistani di agire per la liberazione dei giornalisti rapiti

Reporter senza frontiere chiede al grande ayatollah Ali Sistani di fare tutto quanto è in suo potere, nel contesto della mediazione che ha avviato a Najaf il 26 agosto 2004, per ottenere la liberazione del giornalista Enzo Baldoni, rapito dal gruppo armato "Esercito islamico dell’Iraq".
L'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa chiede inoltre al grande capo spirituale degli sciiti di agire affinché sia fatta luce anche sulla sorte dei due giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot di cui non si hanno più notizie dal 19 agosto scorso. "Chiediamo al grande ayatollah Ali Sistani di usare tutta la sua autorità per mettere fine alla drammatica serie di rapimenti che da oltre due settimane si accompagna ai combattimenti in corso a Najaf. Chiediamo al leader religioso sciita di agire in favore della liberazione del giornalista Enzo Baldoni, poiché l'ultimatum posto dai suoi rapitori scade alle 16 odierne. Inoltre, chiediamo al grande ayatollah Ali Sistani di fare il possibile per ottenere informazioni sulla sorte dei due giornalisti francesi rapiti a qualche ora di distanza dal reporter italiano", ha dichiarato Reporter senza frontiere.
L’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa ricorda, ancora una volta, che "i giornalisti sono osservatori imparziali e messaggeri il cui lavoro, come a Najaf, ha permesso e permette ancora all’informazione di non essere occultata. I giornalisti sono dei civili e non devono essere utilizzati come moneta di scambio o strumento di pressione politica".
Enzo Baldoni, 56 anni, lavora per il settimanale indipendente Diario della Settimana. Il reporter è scomparso il 19 agosto e il suo rapimento è stato rivendicato, il 24 agosto, con una videocassetta diffusa dalla rete satellitare Al-Jazira. I suoi rapitori, che si sono presentati come membri dell’"Esercito islamico dell’Iraq", hanno dato 48 ore all’Italia per ritirare le sue truppe dall’Iraq, senza precisare, in caso contrario, quale sorte avrebbero riservato all’ostaggio nelle loro mani.
I figli di Enzo Baldoni, Gabriella e Guido, hanno diffuso un appello, il 25 agosto per chiedere la liberazione del loro padre con un messaggio trasmesso da Rai Uno. L’appello televisivo, trasmesso in serata anche sugli schermi di Al-Jazira, evocava un "uomo di pace" e insisteva, in particolare, sul carattere umanitario della presenza di Enzo Baldoni in Iraq. Il giornalista effettivamente aveva partecipato all’inoltro di medicinali verso Najaf con due convogli della Mezzaluna Rossa e della Croce Rossa italiana.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://www.rsf.org

Contatti:
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